Sonetti dei destini 1
di Antonio Devicienti. Via Lepsius
Fabbrichiamo il nostro destino giorno per giorno, mente e mani immersi nel nostro proprio tempo.
Guardiamo talvolta a destini già compiuti, in apparenza, ma che generosi si schiudono nuovamente per noi e con noi colloquiano. (Si parlerà molto di poeti qui da Via Lepsius e di artisti, costellazioni per il nostro tempo umiliato ed umiliante).
(Per Heinrich von Kleist)
La scrittura nei giorni si dispiega,
s’ammùtinano o s’addensano i versi:
ali pentesilea non ha e annega
nel braciere annega degli universi.
Hanno posto l’assedio a Königsberg
ché dal Baltico, spinta non clemente
la scrittura, accampàti nella mente
tutti, tutti: guiscardo con von homburg,
kohlhaas ed alcmena nel risplendere
di luce nera e di kantiani soli:
reclamano esistenza per contendere
al mutismo dei giorni senza voli
la pienezza di stadi dell’intendere.
Casto achille, helleborus hyemalis.
l’albero verde dei destini
grazie Antonio