A Gianmario Lucini
di Antonio Devicienti. Via Lepsius
alla sua fede nella parola poetica e nell’impegno civile.
Molti di noi avevano ricevuto ieri il suo invito a riflettere sulle ultime parole di Reyhaneh Jabbari.
Da Via Lepsius piango un amico ed un uomo entusiasta della vita e della bellezza. Un abbraccio alla sua famiglia.
Ecco quanto mi ha scritto pochi minuti fa Fiammetta Giugni:
“Marina, la moglie di Gianmario, che ho incontrato poco fa all’obitorio, mi ha chiesto di farle da portavoce per far arrivare la notizia agli amici. Magari potresti mettere qualcosa su Via Lepsius. I funerali si svolgeranno giovedì 30 ottobre alle 14,30 a Piateda (SO). Io metto a disposizione la mia casa se qualcuno vuol venire da lontano.
Se qualcuno vuole mandare un pensiero a Marina, lei si collegherà alla pagina Facebook di CFR”.
Fernanda, ti ho mandato una mail poco fa, spero che ti sia arrivata. Avvisate più amici possibili; è il desiderio di Marina, moglie di Gianmario. Io l’ho salutato a nome di tutti i poeti, nella cassa di legno che lo accoglie.
Ho ricevuto ieri mattina un suo messaggio con queste parole:
“Rilancio un post di Luigi Fioravanti.
E’ una testimonianza altissima di etica, una capitale lezione per noi colti e “democratici”. Ho pianto come un vitello leggendola e mentre scrivo ho uno spasimo in gola che mi fa male, perché la voce è impotente e la parola non riesce a dire. Uccidere donne (una ragazza poi: appena 19 anni!) dal cuore così grande non è una scusabile “ignoranza”, è malafede crudele e sadica, è vigliaccheria di un potere sadico e corrotto, ben conscio di esserlo. Il solo sentimento che mi rimane è la collera, nera. Ora vedo i “loro volti”, dei viziati e corrotti dal potere, lo vedo meglio di prima.
Spero che per voi sia una collera ancora più forte, ve lo auguro.
G.=
*
Carissimo Gianmario, sarai sempre nei miei pensieri per la tua perenne volontà di combattere sempre per le cause giuste.
Con affetto
Giorgina BG
Apprendo da te, Antonio, questa notizia che mi riempie di dolore. Ho visto domenica pomeriggio, 26 ottobre, Gianmario Lucini a Roma, dove ha presentato Keffiyeh. Intelligenze per la pace. Abbiamo parlato a lungo e le sue parole sono un dono così grande che rende ancora più forte il dolore.
L’ha ribloggato su "RAPSODIA" di Giorgina Busca Gernetti.
sconvolta, stava per pubblicare il suo ultimo libro di poesie “Vilipendio” per il quale mi aveva chiesto di fargli avere una piccola nota, che sono riuscita a inviargli….non ho parole, Viola Amarelli
Sono sconvolto…non vorrei credere.
Un abbraccio fortissimo alla famiglia. Mi sento di dire che l’ha ucciso il male del modo al quale si opponeva con tutto se stesso, con tutta la sua sacrosanta collera che “non sopisce il dolore”, in questi giorni ancora più acuto e non più sopportabile. Non ti diremo mai addio, carissimo Gianmario.
Paolo Ottaviani
Tristezza infinita, una grave perdita per noi tutti.
Grazie a tutti gli affettuosi interventi, grazie perché, pur nel dolore, ci si scopre comunità.
Ho conosciuto Gianmario Lucini nel 2006 a Melegnano.
Dopo i recenti incontri estivi, avremmo dovuto ritrovarci il dodici dicembre p. v. per ricordare, riflettere, parlare di pace nel centenario della Grande Guerra in una serata organizzata dal comune di Menaggio sul lago di Como. In quell’occasione si pensava di leggere anche alcune poesie tratte da Keffiyeh… Io ci sarò… per ricordarlo, insieme a chi vorrà esserci, come grande costruttore di pace oltre che come uomo sensibile dal cuore grande, dalla parola sincera.
Rosa Maria Corti
Grazie, Rosa Maria. Non potrò esserci di persona e mi dispiace. Via Lepsius continuerà la propria attività ANCHE ispirandosi all’esempio di Gianmario, immaginando che cosa egli avrebbe fatto e detto nelle occasioni che si profileranno in futuro.