Il circo e le nuvole (5)
di Antonio Devicienti
M’avvincono gli sterrati dove
fanno naufragio automobili
in demolizione
o si fermano circhi fuori moda e fuori stagione.
La vita degli operai del circo
(che sono anche meccanici ed elettricisti)
ci rimane ignota e nascosta.
È enigma il perché qualcuno
sempre ripari l’asmatico Tube Citroën del ’53
che ha un nome di donna
e percorse le strade della Baixa con la réclame
del Circo delle Nuvole sulle fiancate.
Miles, trombettista croato, passeggiava curioso
tra botteghe di calzolai e pasticcerie
venendosene la sera a guardare i clown e i giocolieri
e i trapezisti sotto il grande tendone, montagna sacra.
E se guardo i vagoni fermi per anni
fuori delle stazioni
penso alla solitudine dei circhi dopo lo spettacolo
alla tromba di Miles che ancora ci salva
e a una vecchia Citroën dove abitano
le nuvole dell’immaginazione.
* * * * * * * * * *
(Miles professore croato è l’attacco del primo verso di Musica di Cristina Annino, in quel capolavoro che è Madrid;
nell’estate del 1953 Nicolas De Staël intraprende un viaggio fino in Sicilia a bordo di un “Tube Citroën H”).
Splendida amico mio.
C.
Generoso come sempre, carissimo. Vado proponendo esperimenti di scrittura con la speranza che non si tratti di paccottiglia, ma siano tappe di una ricerca seria.
Magari tutte le paccottiglie fossero così…
esperimenti ben riusciti, a quanto pare!