Via Lepsius

pagine di Antonio Devicienti: concatenazioni, connessioni, attraversamenti, visioni

Mese: novembre, 2016

Lisbona è esilio e ritorno

 

 

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Una fotografia di Rui Palha.

 

Non avrò in quest’imbroglio
degli occhi (ma gradito
imbroglio) desiderio
d’un’altra vita se
dovrò inseguire ogni
finestra, ogni sprezzatura di luce,
ogni ombreggiatura delle facciate.

E vivere soltanto
nella scrittura è morte.

Marezzati nei vetri
come specchianti pagine
il dentro e il fuori danno
barbagli da memoria, sguardi, suoni.

 

 

Leggende (3)

 

oria

 

(Messaggio per Yves Bergeret, il quale sa bene che la scrittura fa volare)

 

Di Rabbi Yehuda inventore
degl’inchiostri che fanno volare:
distesi sul terrazzo della casa
i fogli di pergamena,
li cucì l’uno di séguito all’altro;

inginocchiato per terra scrisse
nella ferocia dell’ore canicolari
con gl’inchiostri magici
la storia del viaggio della Regina di Saba
verso Gerusalemme.

Nudo come Adamo nell’Origine
vergò il racconto.

Il suo corpo s’ebbe
il colore delle muraglie
di miele. S’avvolse infine
nella lunga fascia vergata.
Si lanciò giù dal vertice della casa.

Volò.

 

 

Niccolò Castiglioni

 

castiglioni_niccolo

 

Un’idea di modernità come questa:
che appartati e laboriosi
si debba costruire nei giorni
opera vigilante e sobria.

Chi guardi la fotografia ne ricava impressione
d’impiegato o professore (dignità del lavoro
silenzioso nei giorni);

chi ne ascolta la musica
discende negli spasmi della mente –
del mondo.

 

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Ringrazio di tutto cuore Antonio Pibiri che mi ha fatto conoscere la figura e l’opera di Niccolò Castiglioni.

 

Visioni 3: Ragnar Axelsson

 

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Ragnar Axelsson: dalla serie “Volti del Nord” del 2004.

 

Volti del bianco

Il Nord possiede ruvidezza
di spazi e tenerezza
di creature che vivono
sulle soglie taglienti del bianco

ad amarlo il vento spasmodico
tra mare bianco e scogliera
si  prende i polmoni e dentro di loro
le lande scoscese
della testardaggine d’un vivere
asimmetrico tra

mente e bianco.

 

 

La foto proviene dal sito di Ragnar Axelsson ed è di proprietà dell’autore.

 

 

L’alba a Die

 

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Jacob Aue Sobol: dal portfolio “Arrivi e partenze”, 2012.

 

 

Ringraziamento per Yves Bergeret, magnifico ospite 
(Die, 30 ottobre – 2 novembre 2016)

Se le case sono fatte della stessa pietra
della montagna
e i pavimenti di legno della stessa materia
del bosco –
se la luce che sale lungo la meridiana
dei muri
sempre ripete la bellezza dell’inizio

la scrittura dovrà essere degna
della serietà del mondo.