Fondo sonno del legno…

di Antonio Devicienti. Via Lepsius

 

 

 

 

Fondo sonno del legno,
non estraneo al circolare di linfe,
ma antichissime ormai
e sempre più lente, gravi, infine
ferme.

…………….Il sonno
avverte come tocchi
di
sgorbia
a
levare
riccioli di legno
ha voce remotissima
che appressandosi poi
lo dirada, lo pone a stare eretto
(nudi i piedi e mani a giungersi in preghiera)
(lunghissimi capelli e sporchi)
il sonno
ecco
abbandona infine gli occhi
e tu mi appari
sudate le mani sulla sgorbia ancora da riporre,
tu, lo scultore, mia creatura.

(Maddalena penitente, appena finita
di scolpire,
rivolgendosi a Donatello)