Via Lepsius

pagine di Antonio Devicienti: concatenazioni, connessioni, attraversamenti, visioni

Mese: luglio, 2020

Via Lepsius: Chartreuse de Dormont

 

 

è l’andare la soglia: di qua il paesaggio duramente vastissimo: di là l’interminabile andare (e viceversa).
di qua l’atelier di vetro e di luce: di là l’inesauribile dei nomi (e viceversa).
la soglia sta nell’andare. la soglia È l’andare.

 

 

 

Per gli ottant’anni di Jean-Luc Nancy

 

 

Su Antinomie un affettuoso intervento di Federico Ferrari: L’altro, Jean-Luc Nancy

 

 

 

Via Lepsius: Porta speciosa

 

 

alla Porta Speciosa del Sacro Eremo deporre la bisaccia.
le lacrime dei viventi si fanno corteccia d’albero che trattiene in sé ogni spasimo.
tace il passo: il tacere parla. occhi d’uccello notturno guardano il giorno.

 

 

 

Via Lepsius: notte

 

 

al volgere della notte tra 24 e 25 ma è un popolo umiliato e ingannato (quanto sangue, quanto strazio perché quel popolo cominciasse ad aprire gli occhi!) al volgere delle ore tra un sabato e una domenica ma gli allarmi aerei non finiscono non finisce l’osceno massacro

al volgere della notte – 25 numero destinale – l’indegnità del potere, l’oscenità delle braccia tese: comincia il riscatto, ma quanto sangue ancora, quante menzogne

quante menzogne a trascinarsi fin qui, fin dentro questo tempo della Repubblica

 

 

 

Via Lepsius: dell’inizio

 

 

Ma l’inizio è perduto, inabissato, irrecuperabile. Questo significa che la scrittura ricomincia ogni volta di nuovo. Questo significa. E basta.