(Segnalibri) M. NourbeSe Philip, Zong!, Benway series 15
di Antonio Devicienti
QUI una prima scheda informativa; a breve seguirà, sulla Dimora del Tempo sospeso, un mio intervento saggistico.
Da Via Lepsius un caro saluto a Mariangela Guatteri.
QUI una prima scheda informativa; a breve seguirà, sulla Dimora del Tempo sospeso, un mio intervento saggistico.
Da Via Lepsius un caro saluto a Mariangela Guatteri.
Il Dr. Benway è onorato di essere in questo luogo. Pensa di essersi sviluppato proprio nella dimensione di Resistenza. I libri possono fare questo: un filo di resistenza (la ‘Series’) fatto di testi e non di autori. Ogni testo sta in relazione con gli altri. Il Dr. Benway ha cura di promuovere relazioni. Gli autori dovrebbero restare tranquilli, in pace, come il resto degli umani ma non ci riescono. Non riescono a unire bene i puntini, a sentirsi in relazione tra loro, non vedono che sono fatti tutti della stessa terra e dello stesso soffio. Invece raspano e si sputano addosso, ancora ancora e ancora. Potrebbero non essere stupidi.
Sabato 3 luglio il Dr. Benway si è dedicato alla memoria di Paride Allegri andando a Ca’ Morosini, una grande casa in sasso nel bosco. «Per me la nuova resistenza è combattere questa società consumistica che non ha fatto altro che limitare la libertà dell’uomo. Fin da giovane ritenevo che per creare una società più umana fosse fondamentale mettere nuovamente l’agricoltura alla base dell’economia. Un’agricoltura che rispettasse la salute dell’uomo e dell’ambiente e promuovesse un modello di sviluppo rispettoso degli equilibri sociali ed ecologici» (testimonianza del partigiano Paride Allegri). https://www.youtube.com/watch?v=nc-lYB5F9hU
Il Dr. Benway ringrazia di cuore Antonio Devicienti
Grazie per queste parole che mi fanno felice anche perché colgono perfettamente lo spirito di questo spazio e le motivazioni di tante letture qui proposte; aggiungo inoltre che, in preparazione al mio scritto su “Zong!”, ho cominciato a raccogliere del materiale che ho reperito qui:
https://www.nourbese.com/
qui:
https://ilmanifesto.it/ngugi-wa-thiongo-senza-lotta-non-ce-vita/
qui:
http://www.jacabook.it/ricerca/schedalibro.asp?idlibro=3952
qui:
http://www.vita.it/it/article/2015/07/26/decolonizzare-la-mente-intervista-con-ngugi-wa-thiongo/136073/
qui:
http://www.edizioniets.com/scheda.asp?n=9788846742575
e potrei incollare altri “link” – ovviamente ci sono anche i libri di Aimé Césaire, di Arundhati Roy, di John Berger, eccetera – tutto questo per dire quanto, nel presente clima d’intolleranza e di razzismo, il tema della decolonizzazione sia centrale e quanti autori di assoluto valore se ne occupano ed è doveroso leggere. Strettamente connessa alla questione del colonialismo, del postcolonialismo e della decolonizzazione è la questione della sostenibilità ambientale, del rispetto per la Terra e per le sue creature, per cui concordo sull’idea che il concetto di Resistenza vada applicato anche in questi ambiti (del resto fascista è ogni azione che comporti sopruso, sfruttamento, classismo, usurpazione dei diritti).
Antonio Devicienti torna a ringraziare di tutto cuore il Dr. Benway.