Direzioni, spazi, sequenze
Non distinguerei nel libro in poesia più recente di Salvatore Contessini, La direzione del silenzio (La Vita felice, Milano 2021), la Nota dell’autore che apre l’intera raccolta dai testi propriamente in versi che seguono perché già la Nota per intonazione della voce che si fa udire traverso la scrittura e per contenuti è una sorta di poème en prose perfettamente intonato a tutti i restanti componimenti: «Scopro la perdita della parola, il suo esaurirsi nell’inaccessibile, l’impervio suo utilizzo che dissolve la vena creativa e porta al silenzio totale, afono di significato, algido di suggestione.
Ho sofferto così la perdita del canto, lo smarrimento poetico che non trova più il senso, l’arido deserto che conserva solo l’asciutto isolamento.
Mi occorre una parola nuova, talmente posseduta da risvegliare gli sguardi smarriti lungo percorsi di torrenti asciutti che credevano di confluire in mare. Occorre risparmiare parole inutili per dare valore a quelle necessarie. Leggi il seguito di questo post »