Via Lepsius

pagine di Antonio Devicienti: concatenazioni, connessioni, attraversamenti, visioni

Mese: giugno, 2022

Giovenale, Sjöberg, il cotone

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Mi proverò ad attraversare la scrittura dei testi contenuti nel manufatto poetico di Marco Giovenale Il Cotone (Zacinto Edizioni, Milano 2021) tramite un libro, di recentissima pubblicazione in Italia, cui sono giunto grazie alla segnalazione di Giovenale stesso su slowforward e cioè La fiorente materia del tutto. Sulla natura della poesia di Gustav Sjöberg (Neri Pozza Editore, Vicenza 2022, traduzione di Monica Ferrando, ma l’opera è apparsa in Germania già nel 2020 col titolo zu der blühenden allmaterie über die natur der poesie). Numerose sono le affinità (realizzate anche in ripetute collaborazioni) tra Giovenale e Sjöberg, coincidenti la concezione della scrittura e del suo rapporto sia con il reale che con la società e la politica, efficaci gli strumenti ermeneutici che il libro di Sjöberg offre per un’interpretazione non impressionistica di questo (e anche dei precedenti) libri di Marco Giovenale; desidero inoltre provarmi ad applicare subito (rispetto alla sua pubblicazione italiana che mi auguro non passerà né inosservata né sarà infeconda) e “sul campo” le suggestioni che scaturiscono dalla Fiorente materia del tutto – premetto che soltanto alcune delle (molte) argomentazioni e delle (numerose) prospettive dell’opera saranno qui chiamate in causa.  Leggi il seguito di questo post »

(Segnalibri) Tre opere asemiche su “The New Post-literate”

Un sentitissimo grazie a Michael Jacobson che su The New Post-literate: A Gallery Of Asemic Writing pubblica tre mie opere asemiche.

L’inizialità del dire: su “Perché la poesia” di Flavio Ermini

         

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         Penso sia vero che alcuni libri “si scrivano da sé”, senza un progetto autoriale iniziale o in corso d’opera, ma addensandosi per coerenza di pensiero e di stile connaturata alle pagine che assumono poi forma di libro; è il caso di Perché la poesia. L’esperienza poetica del pensiero di Flavio Ermini (Anterem Edizioni / Cierre Grafica, Verona 2002).

          Raccogliendo i 29 editoriali (tutti saggi d’altissimo livello concettuale e stilistico) che hanno aperto le edizioni di Anterem tra il 2006 e il 2020, questo volume si aggiunge a una produzione poetica, saggistica e critica che ha pochi riscontri nella vita culturale italiana degli ultimi decenni.

         Testi limpidi, innervati da saldi riferimenti filosofici, nutriti da una rara consapevolezza teorica e corroborati dalla concreta esperienza creativa affrontano i temi fondanti della scrittura (l’origine, il dire in poesia, il “tu”, la necessità della poesia, l’assenza, l’altrove, per esempio) rivelandosi tracce di un itinerario che, attraverso la rivista Anterem e il dialogo con gli autori coinvolti e con la redazione della rivista stessa, ha stretto un’alleanza col tempo fino a diventare ora, in questo volume, il presente di una riflessione ch’è possibile perché, lungo gli anni passati, mai è venuta meno la tensione intellettuale e conoscitiva, creatrice e inventiva – e mai si è incrinata la certezza che, proprio perché così spesso offeso e involgarito, il mondo abbia bisogno dell’arte e della poesia.

          Non si dimentichi che Anterem, spazio libero e accogliente dedicato alla scrittura, ha attraversato anni indifferenti (se non ostili) alla pratica della scrittura nelle sue moltepici forme e che Flavio Ermini, con la sua coerenza e passione, ha saputo raccogliere intorno alla rivista gli slanci più intensi di chi, in deliberata opposizione al suo tempo, ha coltivato e coltiva la dimensione irrinunciabile del pensiero poetante.

 

(Segnalibri) Le cantine di Lisbona

Un sentito grazie a Gaetano Altopiano che nello spazio Il cucchiaio nell’orecchio accoglie le mie Cantine di Lisbona.

(Segnalibri) Un capitolo di “Casino Conolly” di Mariangela Guatteri

          Sta per essere pubblicato un lavoro d’impressionante impostazione e realizzazione sia concettuale che linguistico-visiva di Mariangela Guatteri: Casino Conolly.

         Nello spazio Tutte Quelle Cose / Cultura Visiva Contemporanea se ne può leggere l’anticipazione dell’ottavo capitolo insieme con una breve introduzione all’opera nel suo complesso:

 

“Sono tutti liberi, sciolti”