Theodor Storm nel blog di traduzioni del Fatto Quotidiano “Lingua franca”
Mi fa piacere segnalare che nel blog “Lingua Franca” è stata pubblicata la mia traduzione di alcuni testi di Theodor Storm, voce poetica di straordinaria forza espressiva:
Mi fa piacere segnalare che nel blog “Lingua Franca” è stata pubblicata la mia traduzione di alcuni testi di Theodor Storm, voce poetica di straordinaria forza espressiva:
Di Asemica 3. Aperiodico di scrittura asemica a cura di Giuseppe Calandriello vorrei dire qui in particolare la materialità che caratterizza i lavori raccolti nella cartella (e lo dico, forse paradossalmente, proprio da uno spazio in cui è la virtualità a regnare sovrana).
Sandro Ricaldone ha curato l’introduzione (Fantasma e corpo dell’asemico) nella quale in maniera sintetica ed efficace ripercorre la storia della scrittura asemica evidenziandone la diffusione a livello sovranazionale, offrendo all’attenzione di chi legge nomi di consolidato valore e sottolineando la vitalità dell’asemic writing che offre un orizzonte estremamente vasto, complesso e variegato sia nelle premesse teoriche che nelle realizzazioni (segnalo anche la ricca, puntuale bibliografia/sitografia che chiude lo scritto).
Ricaldone dedica alcune brevi note agli autori invitati a contribuire ad Asemica 3 da Giuseppe Calandriello: John M. Bennett, Francesca Biasetton, Laura Cingolani, Giuliano della Casa, Antonio Devicienti, Jean-Christophe Giacottino, Fabio Lapiana, Tommasina Bianca Squadrito, Miron Tee, Stephan Wagner. Leggi il seguito di questo post »
“Scenario” è il vocabolo, proprio l’ultimo, con cui termina il libro omonimo di Riccardo Benzina (Taut Editori, 2022), ma è anche il vocabolo-chiave, il vocabolo-senhal, il vocabolo-cifra che, come dilatandosi, dà significato a tutto il libro nel quale lingua e sintassi sono ramificazioni nervose attraverso cui vengono percepiti i movimenti dell’io dentro un mondo (uno “scenario”, appunto) contemporaneamente straniante e attraente, talvolta malato eppure invitante, stratificato, complesso.
Scenario è la ricognizione di un’estraneità (dell’io rispetto al mondo e viceversa) e anche la registrazione caparbia in forma di ritmo (intendo: con cambi di versi e cesure interne, forti e fortissimi enjambement) d’inesausti movimenti vitali dentro lo scenario al fine di penetrarne resistenze ed enigmi, vaste zone d’ombra e snodi inestricabili o taglienti. Leggi il seguito di questo post »
So perfettamente che non si tratta di categorie critiche, ma in questo momento scrivo da semplice lettore che si lascia coinvolgere dalla lettura dei libri che lo raggiungono: Migrazioni di Kadhim Jihad Hassan (Book Editore, Riva del Po 2024, a cura di René Corona) è libro emozionante, commovente e attraversato da un calore intellettuale e umano di grande forza e bellezza.
Nato a Nassiria nel 1955, K. J. Hassan ha vissuto la storia recente dell’Iraq, l’emigrazione in Germania, Italia e Spagna per stabilirsi dal 1976 a Parigi dove a tutt’oggi dà vita a un’opera di studioso, traduttore e poeta di riconosciuto valore internazionale – Migrazioni fa finalmente udire anche in lingua italiana, grazie alla limpida e precisa traduzione di René Corona, una voce veramente degna d’ascolto. Leggi il seguito di questo post »